[ecce WWWeb]#25      ovvero piccoli bit
di informazioni
sulla rete delle reti
raccolti per voi da
Mario Corsolini.


Finalmente sui media tradizionali si sono lette in questi giorni alcune notizie, riguardanti il mondo telematico, che, una volta tanto, sono positive. Una di queste tratta dell'abile mossa di marketing della Microsoft, che è riuscita a farsi un po' di pubblicità gratuita (e essenzialmente falsa) facendo passare per socialmente utile un'operazione fondamentalmente commerciale. Chiudendo le sue aree di chat gratuito (a partire dal 14 ottobre, ma solo nei paesi del mondo dove questo era economicamente conveniente) Microsoft non ha certo contribuito in alcun modo efficace a combattere i reati in rete (si legga a questo proposito l'interessante articolo, dal titolo "L'inutile chiusura delle chat", disponibile presso http://www.mytech.it/mytech/internet/art006010049541.jsp); tuttavia la mossa potrebbe avere un ritorno "culturale" positivo (ancorché non voluto). Quello di spronare gli utenti più pigri, che si sono sempre accontentati delle soluzioni chiavi in mano Microsoft, a avventurarsi finalmente alla scoperta dell'universo Internet. Non pretendo che passino direttamente da MSN Chat a IRC (Internet Relay Chat, la madre di tutti i chat!), ma almeno chi prima usufruiva dei servizi Microsoft e adesso ne è privato avrà la spinta propulsiva a conoscere realtà alternative, e poi chissà, da cosa nasce cosa...

Altra buona notizia proviene direttamente Strasburgo, dove a fine settembre il Parlamento Europeo ha approvato una proposta di direttiva della Commissione sulla Brevettabilità delle invenzioni realizzate col computer. Si sono per fortuna evitate le peggiori aberrazioni del sistema statunitense, dove gli iniziali buoni propositi (incoraggiare l'innovazione) riguardanti il sistema dei brevetti sono oramai stati stravolti e i brevetti son diventati una mera arma in mano alle grosse aziende contro gli avversari più piccoli. Forse (forse!) piccola parte di questo primo successo è avvenuto grazie alle numerose iniziative di propaganda e sensibilizzazione diffusesi in tutta Europa nel periodo precedente la votazione parlamentare, iniziative portate avanti non solo dalle comunità del software libero (come ci si sarebbe ovviamente aspettato), ma anche e proprio dai piccoli produttori commerciali, che in un regime di brevettabilità rigido come quello statunitense si vedrebbero di fatto estromessi dal proprio mercato. A partire dall'indirizzo http://www.mytech.it/mytech/mercato/art006010049528.jsp si trovano i dettagli della proposta approvata e l'elenco delle positivissime modifiche (pensate proprio per impedire la brevettabilità di porzioni di codice nudo e crudo) che sono state fatte in fase di approvazione. Che la proposta sia buona lo garantisce indirettamente il fatto che gli USA si siano affrettati a far sentire il loro dissenso su quanto approvato e a far pressioni affinché in futuro il Parlamento Europeo si allinei a posizioni più vicine a quelle statunitensi (maggiori dettagli su http://www.mytech.it/mytech/mercato/art006010049703.jsp). Infatti quella appena vinta è solo una battaglia, la "guerra" sarà ancora molto lunga: ci dovranno essere altre revisioni, discussioni e probabilmente fino al 2005 la proposta non diventerà legge effettiva (e altro tempo passerà prima che questa venga poi recepita dai singoli stati membri dell'UE), quindi è bene non cantare vittoria troppo presto e mantenersi vigili sull'argomento anche nel prossimo futuro. Per informazioni sulla situazione attuale, sui rischi e sulle possibilità cui si potrebbe andare incontro si parta da http://www.mytech.it/mytech/mercato/art006010049394.jsp e si leggano le interessanti pagine collegate.

Nota di chiusura: i collegamenti di questo mese fanno tutti parte di MyTech (http://www.mytech.it/), un sito facente parte del circuito Mondadori che tuttavia (come quel VOLftp spesso citato in queste pagine) è assai utile e ben realizzato. Su MyTech si possono leggere giornalmente notizie sul mondo tecnologico (e affini), sia direttamente via web che utilizzando la comoda MailingList gratuita. Consigliato, sicuramente, magari affiancandolo alle altre risorse di questo tipo di cui abbiamo parlato in passato.


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