[ecce WWWeb]#16      ovvero piccoli bit
di informazioni
sulla rete delle reti
raccolti per voi da
Mario Corsolini.


Voglio ricominciare, dopo la breve pausa estiva, con una buona notizia: qualcuno di voi ricorderà che, in ecce WWWeb #11 (dicembre 2000), mi occupai brevemente della nuova funesta legislazione italiana sul diritto d'autore. Pare adesso che ci siano stati dei (dovuti!) ripensamenti e, con il neo-nuovo regolamento sui bollini SIAE (quelli "a tutela del diritto di autore"), ci siano alcuni vincoli in meno. In particolare verrebbero finalmente esonerati i programmi dimostrativi, gli aggiornamenti, i driver e, deo gratias, i programmi distribuiti gratuitamente!

Ma non era di ciò che volevo parlare questo mese.

Volevo invece chiacchierare dei nuovi soprus... ahemm... metodi anticopia per CD-DA di cui ultimamente pare che, quatte quatte, senza dire niente a nessuno, si siano dotate alcune delle principali case discografiche (si consultino, per esempio, http://www.macrovision.com/solutions/newtech/audio/safeaudio.php3 e http://www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns9999998 sul metodo SafeAudio di Macrovision, http://punto-informatico.it/p.asp?i=37045 sul metodo Cactus Data Shield di Midbar Tech, http://www.cdfreaks.com/news2.php3?ID=2278 sul Key2audio usato nella fabbrica austriaca di Sony). Tutti si basano essenzialmente su un'unica idea: quella di inserire, all'interno della traccia audio, tanti piccoli "errori" artificialmente prodotti che, senza alterare più di tanto la riproduzione sonora (e rendendo inoltre più sensibili i dischi a graffi e difetti di produzione), fanno diventare difficoltosa (ma non impossibile, per chi abbia un minimo di "malizia") la duplicazione digitale. Tra l'altro non è la prima volta che avvengono tentativi del genere: in passato (persino ai tempi dei 33 giri) ci sono stati, pure nel mondo musicale, tentativi di realizzare software anticopia che, causa incompatibilità con i vari modelli di lettori CD, sono fortunatamente naufragati nel nulla; destino parimenti condiviso dalle "protezioni" che andavano di moda una ventina di anni fa nel settore informatico e che, giustamente, sono quasi totalmente cadute nell'oblio (nonostante la Microsoft, con WinXP, ci stia riprovando... e di ciò avremo altre occasioni di discutere!).

La storia, si sa, NON insegna mai nulla: metodi del genere, infatti, da una parte non danneggiano minimamente né la pirateria vera e propria, quella in possesso dei mezzi (o delle conoscenze/connivenze) in grado di ricreare (o di procurarsi) i master originali dei dischi, né la pirateria casalinga (i cosiddetti "orfanelli di Napster" che, se si accontentavano della qualità di un MP3, potranno benissimo accontentarsi di un CD duplicato analogicamente), mentre dall'altra rappresentano una vera e propria truffa ai danni degli onesti acquirenti i quali, oltretutto, indirettamente pagheranno di tasca propria perfino le spese sostenute dalle case discografiche per sviluppare o implementare tali metodi.

Tutti infatti, dopo aver salatamente pagato un CD musicale, dovrebbero avere il diritto di poterne fare una copia: per evitare il danneggiamento del supporto acquistato (specie se si tratta di un disco raro), per limitare i danni in caso di furto (ai prezzi di oggi anche un piccolo porta-CD tascabile può tranquillamente contenere dischi per un valore di oltre mezzo milione di lire!), o per riversarlo in MP3 sul proprio lettore portatile o sul PC in modo da potersi ascoltare ore di musica senza dover fare i DJ. Tutto ciò, senza nulla togliere agli interessi commerciali delle case discografiche, fa parte dei diritti legittimi degli acquirenti che i discografici non riconoscono e vorrebbero impedire con i sistemi anticopia.

Insomma: si rischia di spendere L.40k per ritrovarsi un prodotto inferiore a quello offerto dai pirati, che suona PEGGIO (o addirittura "salta") e che non può essere duplicato nemmeno per legittimi scopi di sicurezza. Se io dovessi trovare in commercio un CD con su scritto "Copy Protection System" (sperando che ci sia scritto: la questione della trasparenza è alquanto torbida, al momento!), mi guarderei bene dall'acquistarlo. E voi?


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