[ecce WWWeb]#19      ovvero piccoli bit
di informazioni
sulla rete delle reti
raccolti per voi da
Mario Corsolini.


È un gran momento, questo, per il mondo dell'Open Source! Da una parte, infatti, nonostante i sempre più massicci (e subdoli) tentativi di repressione da parte delle multinazionali del software (una in particolare!), la comunità Linux (che è forse il più vasto e importante progetto Open Source) è sempre più florida e diffusa; dall'altra parte, proprio alla fine della primavera, sono giunte a compimento e sono state distribuite le prime versioni "finali" di tre suite di applicazioni estremamente utili e significative: OpenOffice, Mozilla e (parzialmente) Ogg Vorbis.

Ma andiamo per gradi: per questo mese parlerò in generale dell'Open Source: cosa significa, cosa rappresenta, perché è importante etc. etc.; nei prossimi articoli invece analizzeremo in dettaglio ciascuno dei tre nomi sopra citati. Per adesso sappiate solo che OpenOffice è una suite per ufficio analoga a MS Office (per intendersi: quella che comprende Word, Excel, PowerPoint); Mozilla è un browser web (come Internet Explorer, Netscape, Opera); Ogg Vorbis è un formato di compressione (per adesso solo) audio (come MP3, WMA, VQF).

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Innanzitutto, per avere le idee chiare su cosa sia il software Open Source (e per non confonderlo col software gratuito), vi invito a leggere l'esaustiva pagina (gentilmente tradotta in italiano) presente su http://www.gnu.org/philosophy/categories.it.html (da cui è tratta l'immaginetta riprodotta a fianco) e poi, per rendersi conto di come mai sia essenziale incoraggiarlo e adottarlo (oggi più che mai, in questi tempi di minacce al "Palladium": fatevi una ricerchina su Google per avere le ultime novità su questa k-esima nefanda iniziativa dei soliti noti), la sorprendente lettera aperta di un deputato peruviano al General Manager della Microsoft Perù, disponibile su http://www.pimientolinux.com/peru2ms/villanueva_to_ms_it.html anche questa gentilmente tradotta in italiano (BTW, magari ci fossero dalle nostre parti parlamentari così preparati e illuminati, invece dei tristi figuri che ci ritroviamo: http://www.repubblica.it/online/politica/imisirtre/bonini/bonini.html); se poi vi avanza un po' di tempo non sarebbe male dare una scorsa anche a http://www.apogeonline.com/webzine/2002/06/18/01/200206180101.xml e, se la lingua inglese non vi è del tutto sgradita, http://www.opensource.org/ sempre sullo stesso argomento.

Infine, se vorrete rendervi conto della qualità e della impressionante quantità di progetti Open Source attualmente in via di sviluppo, non mancate di visitare il sesquipedale http://sourceforge.net/ che, attualmente, è il luogo (virtuale) di ritrovo più gettonato tra gli sviluppatori (e i beta-tester e i semplici utilizzatori) dell'universo Open Source: al momento in cui scrivo ospita la bellezza di 43'180 progetti che coinvolgono 449'901 persone! Ci troverete di tutto: utility e inutility che voi umani nemmeno avreste potuto immaginare, tutte minuziosamente descritte, analizzate, classificate. Se vi serve un programma che faccia qualcosa, per quanto di nicchia possa essere, difficilmente rimarrete a bocca asciutta. Certo: all'inizio bisogna imparare il "gergo" degli sviluppatori e non sempre troverete applicazioni compilate già pronte per l'uso ma, vi assicuro, il poco tempo speso per imparare a orientarsi sarà abbondantemente ripagato!


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